Suonare senzatesta mi funziona!
La mia passione per i bassi headless nasce da diversi motivi.
1) IL PRIMO, il più importante, è l’ergonomia, cioè cercare di sfruttare al massimo le potenzialità del mio corpo per suonare in modo leggero e sicuro.
Togliere il più possibile gli sforzi fisici per poter concentrare il mio cervello sulla musica, sulle emozioni, sulle immagini che mi creo in testa mente suono.
Questa mia tendenza nasce dallo studio meditato del contrabbasso dove hai solo due possibilità di sopravvivere suonandolo:
? o te lo fai amico (allora puoi suonare sentendo le emozioni dentro)
? o lo maneggi come un nemico (di conseguenza combatti col contrabbasso e sei più preoccupato di rimanere vivo per la fatica di suonare).
In fondo gli strumenti sono dei pezzi di legno e poca altra roba, privi di qualsiasi capacità di adattarsi al tuo corpo. Ma se hanno dalle caratteristiche friendly (misure e settaggi) e lavori di testa nel semplificare le cose, si ottengono risultati comodi.
Lo studio dell’interazione tra individuo e tecnologie mi affascina.
2) IL SECONDO motivo è avere strumenti speciali che solo io posseggo, e quindi un headless è più raro e si presta meglio specialmente se me lo faccio fare da zero.
3) MA IL TERZO motivo (che mi rende felice-felice) è irritare e scandalizzare i benpensanti del basso elettrico, quelli che il basso deve essere Fender o Rickenbacker perché Pastorius diceva… e Paul McCartney suonava…. e John Paul Jones usava…. e Roger Glover lo teneva…. e Marcus Miller l’ho sentito dire…..
Ciao, Ciao